ADDIO NASPI: se commetti questo errore perdi tutto | Niente più sostegno economico mensile

Illustrazione di una lettera dall'INPS (Depositphotos)

Illustrazione di una lettera dall'INPS (Depositphotos FOTO) - www.notiziesecche.it

Ecco le azioni che comportano la perdita immediata della NASpI: ci sono alcuni fatturi da tenere in considerazione.

La NASpI rappresenta un importante sostegno economico per chi perde involontariamente il proprio lavoro. Tuttavia, i beneficiari di questa indennità di disoccupazione sono tenuti a rispettare specifici vincoli e adempimenti.

Commettere determinati errori o non adempiere a precise obbligazioni può comportare la perdita immediata del diritto a ricevere il sussidio mensile.

È fondamentale che i percettori di NASpI siano pienamente consapevoli delle cause che possono portare alla decadenza del beneficio, al fine di evitare spiacevoli interruzioni del sostegno economico. La normativa prevede diverse situazioni in cui il diritto alla NASpI viene meno, mettendo a rischio la stabilità finanziaria del disoccupato.

Conoscere nel dettaglio quali sono questi “errori” o inadempienze è cruciale per non incorrere nella perdita totale della NASpI. Ignorare queste regole può significare la cessazione immediata dell’erogazione del sostegno economico mensile, con conseguenze significative per la situazione finanziaria del beneficiario.

I comportamenti che causano la perdita della NASpI

La NASpI può essere revocata in diverse circostanze, legate sia a inadempienze procedurali che a cambiamenti nella situazione lavorativa del beneficiario. Ecco i principali comportamenti che comportano la perdita del diritto all’indennità di disoccupazione: Mancata presentazione della domanda nei termini: La domanda di NASpI deve essere presentata all’INPS entro il termine perentorio di 68 giorni dalla data di perdita del lavoro. Il mancato rispetto di questa scadenza comporta la perdita del diritto all’indennità. Violazione del patto personalizzato: Al momento della richiesta di NASpI, il disoccupato sottoscrive un patto personalizzato con il centro per l’impiego, che prevede specifici impegni in termini di ricerca attiva di lavoro e partecipazione a iniziative di politica attiva.

La violazione di questo patto (ad esempio, mancata partecipazione a corsi di formazione o rifiuto ingiustificato di offerte di lavoro congrue) può comportare la perdita della NASpI. Avvio di un’attività autonoma senza comunicazione: Se il beneficiario della NASpI avvia un’attività lavorativa autonoma, è obbligatorio comunicare all’INPS il reddito annuo presunto derivante da tale attività. La mancata comunicazione o una comunicazione incompleta possono portare alla perdita del sussidio. Raggiungimento di un reddito da lavoro dipendente superiore alla soglia: Se il percettore di NASpI trova un nuovo lavoro dipendente con un reddito annuo superiore a 8.000€, perde il diritto all’indennità.

Inps (Depositphotos foto)
Inps (Depositphotos foto) – www.notiziesecche.it

NASpI anticipata e rischio di revoca

Per chi desidera avviare un’attività autonoma, è prevista la possibilità di richiedere la NASpI in un’unica soluzione, ovvero l’erogazione anticipata dell’intero importo spettante. Tuttavia, anche in questo caso, esistono dei vincoli da rispettare per non perdere il beneficio.

In particolare, chi ha ricevuto la NASpI anticipata la perde se viene assunto con un contratto di lavoro a tempo subordinato durante il periodo teoricamente coperto dall’indennità erogata in forma anticipata.