Allarme Privacy: come fa Chatgpt a rubarci i dati personali | Massima attenzione al computer e telefonino

Robot (PIXABAY FOTO) - www.notiziesecche.it
Scopri i potenziali rischi per la privacy nell’utilizzo di ChatGPT e come proteggere i tuoi dati personali ogni volta che la usi.
L’utilizzo di chatbot basati sull’intelligenza artificiale, come ChatGPT, solleva interrogativi sulla gestione dei dati personali. Esistono funzionalità che sebbene utili possono comportare rischi per la privacy, richiedendo attenzione alle informazioni condivise durante l’interazione.
La crescente diffusione di questi strumenti rende fondamentale comprendere come vengono gestiti i nostri dati. Una specifica funzione di ChatGPT consente al modello di ricordare dettagli delle conversazioni, offrendo risposte personalizzate, questo da un lato può essere un vantaggio, ma dall’altro implica alcune preoccupazioni.
Tuttavia questa capacità, se attivata, può aumentare l’esposizione dei dati personali dell’utente. È importante essere consapevoli di come questa funzione memorizza e utilizza le informazioni scambiate durante le conversazioni, per questo all’interno di questo articolo vedremo bene come gestirla.
L’attivazione di questa funzione avviene tramite diverse modalità, sia su app mobile che su versioni web e desktop. L’utente ha anche la possibilità di utilizzare conversazioni temporanee per evitare la memorizzazione di determinate informazioni, questa opzione offre un maggiore controllo sulla privacy, permettendo di limitare la quantità di dati personali condivisi con il chatbot.
La “Memoria” di ChatGPT
ChatGPT ha una funzione chiamata “memoria”, che gli permette di ricordare dettagli delle conversazioni, come il settore lavorativo o le preferenze di formato, per personalizzare le risposte. Di default, questa funzione è disattivata. Tuttavia, l’utente può attivarla tramite prompt o impostazioni, aumentando il rischio che informazioni personali vengano memorizzate dal chatbot. È fondamentale comprendere come questa funzione raccoglie e utilizza i dati.
L’attivazione della memoria avviene tramite prompt (“Ricorda [informazione] su di me”) o impostazioni: dall’app mobile, tramite il pulsante “=” e “Personalizzazione”; dalla versione web/desktop, tramite foto profilo e “Impostazioni > Personalizzazione”. È importante essere consapevoli di come questa funzione memorizza i dati e dei potenziali rischi per la privacy, valutando attentamente se attivarla o meno.

Come proteggere i tuoi dati
Per conversazioni che non desideri vengano memorizzate, utilizza la chat temporanea: simbolo della nuvoletta tratteggiata (app mobile/web) o “ChatGPT > Chat temporanea” (desktop). Questa opzione garantisce che le informazioni scambiate non vengano salvate nella memoria del chatbot, offrendo un maggiore controllo sulla privacy.
Limita le informazioni personali che condividi con ChatGPT, disattiva la memoria quando non è necessaria e utilizza la chat temporanea per conversazioni sensibili. Adottare queste precauzioni è fondamentale per proteggere la tua privacy durante l’utilizzo del chatbot, evitando di condividere dati sensibili o informazioni che potrebbero compromettere la tua sicurezza.