Allarme Privacy: qualcuno ci ascolta tutti i giorni anche di notte | Come proteggere i propri dati sensibili

Una questione spinosa (pixabay.com) - www.notiziesecche.it
Allerta sulla privacy: il rischio di essere ascoltati quotidianamente, anche di notte. Alcune strategie per proteggere i dati sensibili
L’attenzione dei dispositivi ed un ascolto costante. Registrazioni non richieste e sistemi di archiviazione nascosta. Accesso alla cronologia e protezione della privacy.
Tutto ciò fa parte di una sola tematica: consapevolezza digitale. Alcuni dispositivi sembrano davvero prestare un’attenzione sempre maggiore alle conversazioni quotidiane.
Questi apparecchi, silenziosi e apparentemente spenti o in modalità attesa, possiedono la capacità di attivarsi nel momento in cui viene pronunciata una parola chiave, che talvolta potrebbe non essere nemmeno pronunciata intenzionalmente.
In un’epoca in cui la tecnologia promette comodità e facilità d’uso, è opportuno interrogarsi: a quale costo? L’introduzione continua, massicci, silenziosa ma intrusiva di tecnologie sempre più “intelligenti” dovrebbe farci riflettere su come usiamo i nostri dispositivi.
Una realtà da considerare
Il preambolo iniziale porta alla domanda inevitabili: di chi o cosa stiamo parlando? Come evidenziato da Mistergadget.tech, ogni qualvolta utilizziamo il comando “Hey Google”, stiamo autorizzando, consapevolmente o meno, un processo ben più esteso: l’ascolto continuo. Per rispondere in tempo reale ai comandi vocali, infatti, i dispositivi devono rimanere in ascolto costante, anche in assenza di un’interazione evidente da parte dell’utente. Questo discorso si applica anche ad altri strumenti, come gli assistenti vocali domestici.
Il problema principale consiste nel fatto che il sistema può erroneamente interpretare suoni o parole come comandi, avviando così la registrazione anche durante conversazioni informali. Tali frammenti audio non solo vengono registrati, ma vengono anche immagazzinati in una cartella sul dispositivo. Questa sezione, accessibile da chiunque, consente di visualizzare, ascoltare, eliminare o conservare le registrazioni, a seconda delle singole preferenze.

La scelta è nostra
Secondo quanto riportato da Mistergadget.tech, ogni utente ha la possibilità di controllare le informazioni raccolte accedendo alla sezione “Le mie attività di Google”. Da qui, è possibile entrare in “Gestione attività” e successivamente nella voce “Attività vocale e audio”. Una volta all’interno, si avrà una panoramica completa di tutte le registrazioni effettuate e, qualora lo si desideri, è possibile disattivare completamente tale funzione.
Se da un lato la tecnologia vocale semplifica numerosi aspetti della vita quotidiana, dall’altro impone la necessità di prestare maggiore attenzione. Non si tratta unicamente di accettare i termini di utilizzo, ma di comprendere appieno quali concessioni si stanno facendo. Per coloro che attribuiscono importanza alla propria privacy, acquisire consapevolezza su dove e come vengono archiviati i propri dati – anche quelli audio – rappresenta il primo passo per decidere se e quanto si desidera essere ascoltati.