Anche Carlo Cracco ha ceduto e ne fa uso: cosa è arrivato nella sua cucina

Anche Carlo Cracco ha ceduto e ne fa uso: cosa è arrivato nella sua cucina

Il ristorante di Carlo Cracco a Milano (Depositphotos FOTO) - www.notiziesecche.it

Ha ceduto pure Carlo Cracco e ora si trova nella sua cucina: ecco cosa è arrivato nel ristorante del famosissimo chef.

Carlo Cracco è uno degli chef più noti e apprezzati, sia in Italia che al livello internazionale. Nato a Vicenza nel 1965, ha iniziato la sua carriera in cucina, lavorando con grandi maestri della gastronomia italiana; fra cui Gualtiero Marchesi, considerato infatti il padre della cucina moderna nostrana.

La sua è una cucina che si distingue per l’equilibrio fra tradizione e innovazione. Celebre per le sue reinterpretazioni creative di piatti classici italiani, utilizzando tecniche moderne, e ingredienti d’alta qualità.

E oltre a essere un rinomato chef stellato, Cracco è anche una figura mediatica. Avendo guadagnato grande popolarità, grazie alla sua partecipazione come giudice a “MasterChef Italia“, dove ha mostrato competenza, rigore e passione, per l’arte culinaria.

Con ristoranti di successo, e numerosi libri pubblicati, rivelandosi proprio un’icona della cucina italiana, capace di influenzare nuove generazioni di chef.

I ristoranti di Carlo Cracco

Carlo Cracco è, infatti, proprietario di diversi ristoranti di prestigio, fra cui il celebre “Cracco” in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano (inaugurato nel 2018). Un locale simbolo di eleganza e raffinatezza, con un ambiente curato nei minimi dettagli. Ma oltre al ristorante gourmet, Cracco ha anche una caffetteria, e una cantina di vini pregiati. Non di meno, persino il ristorante “Carlo e Camilla in Segheria“, caratterizzato da un’atmosfera più informale, ma sempre sofisticata, dove la cucina incontra appunto l’arte e il design.

Partendo, quindi, dalla cucina italiana classica, Cracco sperimenta con tecniche moderne e ingredienti ricercati, creando piatti che sorprendono per estetica e sapore. Fra le sue creazioni più famose, ci sono infatti, il tuorlo d’uovo marinato, e la pizza croccante. Con uno stile che si basa sulla valorizzazione della materia prima, e sull’uso di contrasti fra sapori e consistenze.

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L’idea di Carlo Cracco

Di fondo, Carlo Cracco ha sempre creduto nell’equilibrio tra tradizione e innovazione in cucina. La cui visione si basa, appunto, sull’idea che la tecnologia possa affiancare, ma mai sostituire, la creatività umana. Ed è con questo spirito che ha collaborato con la “Maestro Martino Food Academy”, e l’Università di Torino, per sviluppare AI Food. Nello specifico, un sistema d’intelligenza artificiale capace di suggerire ricette alternative, in base alla stagionalità e alle preferenze alimentari. Poiché l’obiettivo è migliorare l’efficienza, e ridurre gli sprechi, senza perdere l’anima della cucina tradizionale.

L’intelligenza artificiale sta pertanto rivoluzionando anche la gastronomia. “AI Food” è stato presentato all’edizione 2025 di Identità Golose, dove Cracco, insieme al sous chef Luca Sacchi, e a Paola Pisano (dell’Università di Torino), ha illustrato il funzionamento del modello multi-agente. In cui ogni agente è specializzato in un ambito specifico, come ricette tradizionali, o tecniche gastronomiche. Nel frattempo, l’IA può anche generare immagini dei piatti, aiutando chef e appassionati a perfezionare le loro creazioni. Per Cracco, l’intelligenza artificiale è dunque una risorsa per stimolare la creatività, rendendo la cucina più sostenibile ed efficiente.