Avviso di Accertamento: l’Agenzia delle Entrate è già in moto per inviare queste raccomandate | Controlli a tappeto in atto

Avviso di Accertamento: l’Agenzia delle Entrate è già in moto per inviare queste raccomandate | Controlli a tappeto in atto

Illustrazione dell'Agenzia delle Entrate (Depositphotos FOTO) - www.notiziesecche.it

L’Agenzia delle Entrate si sta muovendo per nuovi accertamenti, e presto nelle nostre case potrebbero arrivare queste raccomandate.

Le raccomandate dell’Agenzia delle Entrate sono quelle lettere che nessuno di noi vorrebbe ricevere, ma che spesso arrivano con informazioni importanti. Di solito contengono avvisi legati a tasse, controlli fiscali o comunicazioni relative alla dichiarazione dei redditi. 

Spesso il contenuto riguarda solleciti di pagamento per cartelle esattoriali o richieste di documenti mancanti. Se ricevi una raccomandata, è importante leggere con attenzione tutte le istruzioni: a volte basta un piccolo errore formale per sistemare tutto, altre volte invece è meglio contattare un professionista per evitare problemi più grandi.

Una cosa fondamentale da sapere è che non ritirare la raccomandata non ti esonera da ciò che contiene. Se non vai a prenderla in tempo, viene considerata comunque “notificata” dopo un certo periodo, e i termini per rispondere iniziano a decorrere. 

Infine, se hai dubbi o pensi che ci sia un errore, puoi fare ricorso. Spesso è possibile risolvere questioni con l’Agenzia direttamente online, oppure chiedendo un confronto.

Quando arriva l’avviso di accertamento

Ricevere un avviso di accertamento non è mai piacevole, ma sapere cosa fare può evitare inutili mal di testa. Se vivi in Friuli Venezia Giulia o in Sardegna e hai ricevuto questa comunicazione per il mancato pagamento della tassa automobilistica, la prima cosa da fare è controllare attentamente i dettagli. Hai 60 giorni di tempo per regolarizzare la situazione: puoi pagare l’importo dovuto utilizzando il modello F23 che trovi allegato all’avviso. Puoi farlo in banca, all’ufficio postale o presso un agente della riscossione. Facile, no?

Se però ti sorgono dubbi – magari non sei sicuro di aver davvero saltato quel pagamento – ti conviene accedere al sito ACI. Qui puoi controllare lo storico dei tuoi versamenti. Basta registrarsi o usare le credenziali SPID o CIE. È un passaggio semplice, ma che potrebbe risparmiarti un bel po’ di seccature.

Illustrazione di una persona mentre legge il contenuto di una raccomandata (Depositphotos)
Illustrazione di una persona mentre legge il contenuto di una raccomandata (Depositphotos FOTO) – www.notiziesecche.it

Cosa fare se c’è un errore

E se pensi che l’avviso sia un errore? Può capitare, magari perché hai già pagato la tassa o perché non eri più proprietario del veicolo. In questo caso, puoi inviare un’istanza di annullamento in autotutela. Dovrai allegare la ricevuta del pagamento, il certificato di vendita o rottamazione del veicolo, o qualsiasi documento che dimostri che quell’importo non è dovuto. Ricordati anche di includere una copia del tuo documento di identità. Le informazioni più dettagliate su come fare le trovi sui siti delle Direzioni regionali del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna.

Se invece vuoi fare ricorso, hai sempre 60 giorni dalla notifica per impugnare l’atto. Ma qui il consiglio è di valutare bene la situazione e, se serve, farti assistere da un esperto. Non è detto che sia una passeggiata, ma se hai ragione, vale la pena insistere. Ricorda, però: la tempestività è tutto!