Biancaneve: tra critica e fascino, fioccano i commenti sulla nuova versione del film Disney

Biancaneve: tra critica e fascino, fioccano i commenti sulla nuova versione del film Disney

Illustrazione della nuova Biancaneve (profilo Instagram Disney FOTO) - www.notiziesecche.it

Il nuovo live-action Disney, basato sul classico del 1937 e sull’omonima fiaba dei fratelli Grimm, è Davvero molto divisivo!

Ci siamo: l’attesissimo remake live-action di “Biancaneve” firmato Disney è arrivato, ed era impossibile che passasse inosservato. Già prima dell’uscita ufficiale, tra polemiche, meme e discussioni infuocate sui social, si capiva che il film avrebbe diviso pubblico e critica. E così è stato.

Da una parte, negli Stati Uniti, c’è chi ha trovato il film affascinante e moderno. Dall’altra, nel Regno Unito, i critici sono stati decisamente più impietosi. Un vero campo di battaglia culturale. A finire nel mirino non è solo la qualità artistica del film, ma anche le scelte legate alla rappresentazione e al casting.

Rachel Zegler, che interpreta Biancaneve, è diventata il centro della polemica, anche a causa di vecchie interviste in cui criticava apertamente la versione del 1937. E poi c’è la questione dei sette nani: nel tentativo di evitare stereotipi, Disney ha optato per personaggi in CGI… ma il risultato, secondo alcuni, è più inquietante che inclusivo.

A giudicare dal punteggio iniziale su Rotten Tomatoes (47% al momento dell’uscita globale del 22 marzo 2025), pare che il pubblico e la critica siano ancora piuttosto scettici. Eppure, in mezzo a tutto questo rumore, ci sono anche sprazzi di entusiasmo…forse.

Cose che funzionano

Partiamo dalle buone notizie. David Rooney, del Hollywood Reporter, definisce il film “per lo più affascinante” e ne apprezza il tocco energico e moderno dato dal regista Marc Webb e dalla sceneggiatrice Erin Cressida Wilson. Secondo lui, la storia ha ritmo, i dialoghi funzionano e visivamente il film è un tripudio di colori. Pete Hammond di Deadline usa toni simili, parlando di un film “decente” che riesce a rendere attuale un classico intramontabile. I numeri musicali, a suo dire, sono “scintillanti”, e Rachel Zegler è perfetta nel ruolo. Anche Variety promuove il film, definendolo una delle migliori trasposizioni live-action Disney, con nani digitali “espressivi e simpatici”, nonostante le facce un po’ da plastilina.

Robbie Collin del Telegraph gli dà tre stelle, e sottolinea che il film migliora quando Biancaneve scappa nel bosco e si unisce al gruppo dei nani (o presunti tali). Perfino Gal Gadot, nei panni della Regina Cattiva, riceve qualche applauso. Insomma, se ti piacciono i musical scintillanti potresti trovarlo… godibile.

Illustrazione artistica di Biancaneve e i 7 nani (Pixabay FOTO) - www.notiziesecche.it
Illustrazione artistica di Biancaneve e i 7 nani (Pixabay FOTO) – www.notiziesecche.it

Cose che non funzionano

Ora veniamo alle dolenti note. In Gran Bretagna, i toni sono molto più critici. Peter Bradshaw del Guardian non ci va leggero: una sola stella e parole durissime. Parla di un reboot “esaustivamente orribile” e critica perfino i costumi, definiti da supermercato per ragazzine. Anche Rachel Zegler e Gal Gadot, secondo lui, sembrano annoiate a morte. Kevin Maher del Times non è da meno: “Credete all’anti-hype, è davvero così brutto”. Il suo giudizio è un campanello d’allarme per chi si aspettava la solita magia Disney. Le canzoni nuove? Per lui, “acquaticce e insipide”. La trama? Priva di tensione. Anzi, suggerisce che Disney abbia perso la bussola.

 E poi ci sono i retroscena. La polemica sui nani è iniziata nel 2022, quando Peter Dinklage (sì, quello di Game of Thrones) ha definito “arretrata” l’idea di riproporre “sette nani che vivono in una caverna”. Disney ha risposto con personaggi digitali, ma molti attori con nanismo hanno criticato la scelta, temendo meno opportunità lavorative. Come se non bastasse, la promozione del film è stata travagliata. Si è parlato di tensioni tra Zegler e Gadot per divergenze politiche legate alla questione Israele-Palestina. Zegler ha espresso sostegno alla causa palestinese sui social, mentre Gadot è una cittadina israeliana ed ex soldatessa dell’esercito. Nonostante le voci, le due sono apparse insieme agli Oscar, ma il dubbio resta. Ah, e il budget? Più di 270 milioni di dollari. Un’enormità, considerando che la prevendita dei biglietti è partita solo due settimane prima del debutto.