Buoni Pasto: L’obbligo del datore di lavoro anche in situazioni di ferie | Un diritto per tutti

Buoni Pasto: L’obbligo del datore di lavoro anche in situazioni di ferie | Un diritto per tutti

Un diritto inossidabile (canva.com) - www.notiziesecche.it

L’obbligo del datore di lavoro di fornire i buoni pasto anche in situazioni di ferie rappresenta un importante diritto per tutti

Nell’ambito del lavoro i diritti e i doveri sono uguali (o perlomeno dovrebbero esserlo) sia per datore di lavoro che per lavoratori, in un’ottica di agevolazione delle dinamiche professionali e della crescita reciproca.

In particolare i buoni pasto, utili per ammortizzare le spese legate a beni di primo consumo o, per l’appunto, alla consumazione di pasti, sono importanti per agevolare il lavoratore nella gestione dei propri tempi.

I buoni pasto, e possiamo dirlo con esperienza diretta, sono spesso utilizzati anche nell’ambito dei tirocini non retribuiti (sebbene questi siano ormai controversi data un’ottica che scoraggia la mancata retribuzione anche alle prime esperienze).

Il diritto al buono pasto ha ricevuto inoltre una significativa conferma da una pronuncia che stabilisce che il pagamento del ticket mensa spetta al lavoratore anche in periodo di ferie.

La parola della Corte di Cassazione

L’ordinanza di riferimento è la n. 25840/2024 della Corte di Cassazione, pubblicata il 27 settembre 2024. Tale pronuncia si inserisce in un contesto giuridico compatibile con gli orientamenti comunitari, stabilendo che il pagamento del ticket mensa spetta al lavoratore anche in periodo di ferie.

La questione ha avuto origine dal ricorso presentato da un ente datore di lavoro contro una sentenza emessa dal Tribunale di Benevento, il quale aveva riconosciuto il diritto di un dipendente per la mancata corresponsione del buono pasto durante il periodo di ferie compreso tra il 2016 e il 2021. La Corte d’Appello di Napoli ha confermato tale decisione, portando la controversia in Cassazione. Come evidenziato anche da Qdpnews, il lavoratore non aveva ricevuto una retribuzione equivalente a quella percepita durante i periodi di servizio, in quanto il ticket mensa e altre indennità compensative non erano stati inclusi.

giudice con libro e martello
Un sentenza che fa scuola (canva.com) – www.notiziesecche.it

Il principio di retribuzione

La Corte di Cassazione ha ribadito un principio già consolidato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: la retribuzione durante i periodi di ferie deve garantire al lavoratore l’identico trattamento economico di quando è in servizio. In questo contesto, una riduzione della retribuzione durante le ferie potrebbe disincentivare l’esercizio di tale diritto, contravvenendo agli obiettivi del diritto comunitario, volto a tutelare la salute e la sicurezza del lavoratore attraverso un effettivo riposo.

Un ulteriore aspetto di rilevanza sottolineato dalla Corte riguarda l’efficacia vincolante delle sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, le quali  sappiamo essere predominanti sull’ordinamento nazionale. Ciò implica che il giudice italiano è tenuto a conformarsi all’interpretazione del diritto dell’Unione, assicurando così una corretta applicazione delle normative comunitarie in materia di ferie e retribuzione. Una decisione che fa scuola dunque, garantendo così maggiore unità in un diritto così complesso.