Città a pagamento: ora per entrare si deve pagare | Visitarla diventa un lusso

Alcune città diventano a pagamento - Notiziesecche.it (Depositphoto)
Adesso diverse città sono a pagamento e per entrare bisogna pagare. Visitarle diventa un vero e proprio lusso: una mazzata per i turisti.
In questi ultimi anni sta nascendo l’idea delle città a pagamento. Questo escamotage nasce principalmente dalla necessità di controllare il traffico, ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita urbana. In molte grandi metropoli, il traffico congestionato e i livelli elevati di smog rappresentano problemi seri sia per la salute pubblica sia per l’efficienza degli spostamenti.
Per questo motivo introdurre dei costi per l’accesso a determinate aree urbane, specialmente nei centri storici o nelle zone più affollate diventa così un modo per disincentivare l’uso dell’auto privata e promuovere mezzi di trasporto più sostenibili come biciclette, autobus o treni. Un altro motivo fondamentale riguarda la necessità di reperire fondi per mantenere e migliorare le infrastrutture cittadine.
Le tasse di accesso o i pedaggi urbani rappresentano entrate preziose che possono reinvestire in progetti di mobilità sostenibile, piste ciclabili, trasporti pubblici più efficienti o spazi verdi. Dal punto di vista sociale è possibile anche introdurre aree a pagamento per cambiare le abitudini dei cittadini.
L’obiettivo è spingere i cittadini a riflettere sulle loro scelte quotidiane in materia di mobilità, preferendo soluzioni meno impattanti per l’ambiente e più in linea con uno stile di vita sano. A lungo termine, l’idea è quella di ridurre la dipendenza dall’automobile privata e favorire città più vivibili. A fare scalpore nelle ultime ore è una città italiana tornata a pagamento.
Città a pagamento, una italiana sta facendo scalpore: dovrai pagare per vederla
Venezia si prepara a riaccogliere i visitatori con una novità importante: il ritorno del ticket d’ingresso. Dal 18 aprile 2025, per entrare nella città lagunare sarà necessario pagare un contributo di 10 euro al giorno, ridotto a 5 euro se si prenota con anticipo. Il portale per le prenotazioni è già attivo e permette di gestire facilmente il pagamento e le eventuali esenzioni.
L’obiettivo del ticket non è quello di fare cassa come ha voluto precisare il comune. Infatti l’obiettivo è quello di monitorare e regolare i flussi turistici che, soprattutto nei periodi di alta stagione, che rischiano di mettere a dura prova il delicato equilibrio della città. Scopriamo quindi come sarà possibile visitare Venezia in questi giorni.

Torna a pagamento, come funziona il ticket: solo così potrai visitarla
Anche per questo 2025 si parla di una fase di sperimentazione ma stavolta le giornate soggette al contributo salgono a 54. Queste sono distribuite tra aprile e luglio. I turisti dovranno pagare solo nelle fasce orarie comprese tra le 8.30 e le 16. Il sistema di registrazione è stato semplificato grazie all’uso di credenziali digitali come SPID e CIE.
Con questa nuova organizzazione, Venezia vuole migliorare la gestione dei visitatori senza dover ricorrere a misure più drastiche. Tra questi troviamo l’installazione di tornelli o la chiusura degli accessi principali. Ora quindi per visitare la città di Venezia bisognerà seguire questo protocollo, pagando il ticket d’accesso.