Come sono nati i premi Oscar? Origini, tradizioni e aneddoti della notte delle stelle

Logo degli Oscar (Depositphotos foto) - wwww.notiziesecche.it
La notte degli Oscar: tra storia, curiosità e segreti della premiazione più attesa ed elettrizzante di Hollywood.
Ogni anno, il mondo del cinema si ferma per una notte: quella degli Academy Awards, meglio conosciuti come Oscar. È il momento in cui Hollywood si veste a festa, i riflettori si accendono e il tappeto rosso diventa il palcoscenico di star, fotografi e curiosi. Milioni di persone si incollano allo schermo per scoprire chi si porterà a casa l’ambita statuetta, mentre i candidati, elegantissimi e visibilmente emozionati, attendono il loro momento.
Ma dietro tutta questa magia, dietro i discorsi strappalacrime e i sorrisi smaglianti, c’è un meccanismo ben oliato che regola tutto. A tirare le fila è l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, un’organizzazione fondata nel 1927 con un obiettivo chiaro: promuovere l’eccellenza cinematografica. Oggi conta più di 7.000 membri, tra attori, registi, produttori e tecnici, ed è proprio questa élite a decidere chi merita il premio, attraverso un sistema di voto segreto.
E la statuetta? Ha una storia tutta sua. Quando è stata creata nel 1928 dallo scultore George Stanley, si chiamava ufficialmente Academy Award of Merit. Ma il soprannome “Oscar” è spuntato fuori qualche anno dopo, negli anni ’30. Pare che una bibliotecaria dell’Academy, Margaret Herrick, vedendo la statuetta, abbia esclamato che somigliava a suo zio Oscar. Il nomignolo ha preso piede così rapidamente che nel 1939 l’Academy l’ha adottato ufficialmente.
E vincerlo? Cambia la vita. Un Oscar può far decollare la carriera di un attore o di un regista, portandolo a ottenere ruoli migliori e compensi più alti. Però, per quanto assurdo possa sembrare, la statuetta in sé vale solo 1 dollaro—o almeno così dicono le regole dell’Academy. Un valore simbolico, certo, ma l’impatto sulla carriera di chi la vince è decisamente più pesante.
Dietro le quinte della premiazione
Per arrivare alla fatidica notte degli Oscar, un film deve prima passare attraverso un processo di selezione piuttosto rigido. Deve durare almeno 40 minuti, essere stato proiettato in un cinema della contea di Los Angeles per almeno una settimana consecutiva e rispettare determinate specifiche tecniche. Solo a quel punto può entrare ufficialmente in gara.
Le nomination non vengono decise a caso. Ogni categoria ha i suoi esperti: gli attori votano per gli attori, i registi per i registi, e così via. Una volta selezionati i candidati, l’intera Academy vota per decretare i vincitori. Tutto avviene nel massimo riserbo, con la società di revisione PricewaterhouseCoopers che si occupa di raccogliere e custodire i risultati in buste sigillate. Solo sul palco, nel momento dell’annuncio, si scopre chi ha vinto.

Sorprese, errori e record memorabili
Non sempre la serata fila liscia. Uno degli episodi più clamorosi della storia degli Oscar, come ricorda Dandy Danno insieme a tutte le altre curiosità, è accaduto nel 2017, quando per errore venne annunciato “La La Land” come miglior film, mentre il vero vincitore era “Moonlight”. Il momento di caos, tra discorsi di ringraziamento interrotti e facce sbigottite, è diventato subito virale e ha fatto il giro del mondo.
Nel corso della storia degli Oscar, alcuni nomi sono entrati nella leggenda. Katharine Hepburn detiene ancora il record di vittorie per un attore, con quattro Oscar nel suo palmarès. Per quanto riguarda i film horror, un genere spesso snobbato dall’Academy, pochi sono riusciti a portarsi a casa il premio più importante. “Il silenzio degli innocenti” è una delle eccezioni: nel 1992 ha vinto l’Oscar come Miglior Film, dimostrando che anche il brivido può essere arte di altissimo livello.