Congedo parentale: attenzione ai giorni festivi, anche sabato e domenica si contano

Famiglia di spalle (Pixabay foto) - www.notiziesecche.it
Congedo parentale: come sabati, domeniche e festivi possono ridurre i giorni a disposizione senza che te ne accorga.
Il congedo parentale è uno di quei diritti che tutti i genitori lavoratori conoscono, almeno a grandi linee. Ti permette di prenderti del tempo per stare con i tuoi figli, soprattutto nei primi anni di vita, quando c’è più bisogno. Però, c’è un dettaglio che spesso passa inosservato: il modo in cui vengono conteggiati i giorni di assenza. Eh sì, perché non sono solo i giorni lavorativi a contare, ma anche i festivi e i weekend, e questa cosa può creare un bel po’ di confusione.
La normativa che regola il congedo parentale è piuttosto articolata. Si parte dal decreto legislativo 151/2001, che poi è stato aggiornato con il D.lgs. 80/2015 e, più di recente, con il D.lgs. 105/2022. In pratica, il congedo può essere usato fino a quando il bambino compie 12 anni e puoi scegliere se prenderti intere giornate o solo qualche ora. In totale, i genitori hanno a disposizione 10 mesi, che possono diventare 11 se il papà decide di stare a casa per almeno tre mesi.
Dal punto di vista economico, la faccenda è un po’ più complessa. I primi 30 giorni sono pagati al 100%, poi ci sono 2 mesi all’80% (ma solo se li usi entro i 6 anni del bambino) e, infine, il resto è pagato al 30% fino ai 12 anni. La richiesta del congedo va fatta con un po’ di anticipo: almeno 5 giorni prima, a meno che non ci siano situazioni particolari, nel qual caso bastano 48 ore.
Fin qui tutto chiaro, giusto? Ma il vero problema sorge quando si tratta di capire come vengono calcolati i giorni di congedo se in mezzo ci sono sabati, domeniche o giorni festivi. E qui le cose si complicano, perché rischi di “bruciarti” dei giorni senza nemmeno accorgertene, se non fai attenzione a come organizzi le tue assenze.
Giorni festivi e weekend: come incidono sul congedo parentale
Secondo quanto stabilito dall’articolo 34 del CCNL 2019/21, se prendi il congedo in modo continuativo, devi considerare anche i giorni festivi e il fine settimana nel conteggio. In altre parole, se ti assenti dal lavoro da lunedì a venerdì e poi riprendi il congedo dal lunedì successivo, il sabato e la domenica in mezzo verranno comunque conteggiati.
Facciamo un esempio pratico per capirci meglio. Se ti prendi il congedo parentale da lunedì 13 a venerdì 17 gennaio e poi ricominci da lunedì 20 gennaio, quei due giorni di weekend, sabato 18 e domenica 19, saranno considerati parte del congedo. Anche se tu, in quei giorni, non stai lavorando normalmente. Questo vale anche se il congedo lo prendi in modo frazionato, purché non torni al lavoro tra un periodo e l’altro.

Quando i giorni festivi non vengono conteggiati
Attenzione però, perché ci sono delle eccezioni. Se tra due periodi di congedo parentale ti assenti per un altro motivo, tipo la malattia, allora i giorni di sabato e domenica non verranno conteggiati come parte del congedo. In pratica, anche se le assenze sono consecutive, cambiare il motivo dell’assenza “interrompe” il conteggio.
Per esempio, se stai in congedo parentale da lunedì 13 a venerdì 17 gennaio, poi lunedì 20 ti prendi un giorno di malattia e riparti con il congedo da martedì 21, quei giorni di sabato 18 e domenica 19 non verranno calcolati come congedo parentale. Sembra un dettaglio da poco, ma può fare una bella differenza quando cerchi di gestire al meglio i giorni a disposizione.