Dichiarazione Redditi 2025: necessario questo documento per tutti gli italiani | File chilometriche ai CAF
Come ogni anno arriva il momento di fare la dichiarazione dei redditi, e per farla servirà necessariamente questo documento.
La dichiarazione dei redditi è uno di quei passaggi annuali che ci ricorda che tutti dobbiamo fare i conti con le tasse. In pratica, si tratta di comunicare all’Agenzia delle Entrate quanto abbiamo guadagnato durante l’anno, per calcolare quanto dobbiamo pagare o se magari abbiamo diritto a un rimborso.
Per chi lavora come dipendente o pensionato, il 730 è il modello più semplice: basta raccogliere i documenti come la Certificazione Unica (CU) fornita dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico.
Il vantaggio? I rimborsi o eventuali trattenute arrivano direttamente in busta paga o nella pensione. E per chi non vuole complicarsi troppo la vita, c’è sempre il 730 precompilato online.
Se invece sei un lavoratore autonomo o hai redditi particolari (tipo affitti o investimenti), probabilmente dovrai usare il Modello Redditi. Qui la faccenda si fa un po’ più tecnica e spesso conviene affidarsi a un commercialista o a un CAF.
La dichiarazione dei redditi
All’inizio anno ci troviamo tutti a dover fare i conti con scadenze e documenti da aggiornare, e tra questi c’è un passaggio che, seppur non obbligatorio, diventa praticamente imprescindibile per chi vuole accedere a bonus e aiuti statali. Parliamo di un documento che funziona come una sorta di “passaporto economico” del nucleo familiare e che permette di accedere a una serie di agevolazioni. Senza di esso, dimenticati bollette scontate, assegni per i figli e persino aiuti per l’affitto.
Non tutti lo fanno ogni anno, e c’è pure chi non l’ha mai fatto. Eppure, con le nuove regole, potrebbe risultare più conveniente rispetto al passato. Immagina di poter accedere a bonus che prima sembravano lontanissimi solo perché alcune voci non vengono più conteggiate. A questo punto, non farlo significherebbe lasciare sul tavolo risorse che potrebbero alleggerire le spese quotidiane.
Un documento importante
Ora entriamo nel vivo: si tratta dell’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Serve a calcolare il livello di reddito complessivo della tua famiglia e, con le modifiche introdotte nel 2025, potrebbe davvero giocare a tuo favore. Ad esempio, sono stati esclusi dal calcolo alcuni risparmi come i titoli di Stato e i buoni fruttiferi postali fino a 50mila euro. Non solo: anche l’assegno unico per i figli non rientra più tra i parametri che alzano l’Isee.
Conviene farlo ora, a inizio anno. Tra le nuove opportunità ci sono la rottamazione delle cartelle esattoriali, accessibile per chi ha un Isee fino a 15mila euro, o il bonus elettrodomestici per chi non supera i 25mila. E se hai meno di 36 anni e sogni una casa, c’è il bonus mutui con un tetto massimo di 40mila euro. Per chi già lo utilizza, poi, è il momento di aggiornarlo per continuare a beneficiare degli sconti sulle bollette e altri aiuti.