Dopo mangiato vi riportiamo a casa: svolta nella ristorazione | Risolto così il problema alcol

Dopo mangiato vi riportiamo a casa: svolta nella ristorazione | Risolto così il problema alcol

Illustrazione di una persona che ha bevuto un po' di alcol (Depositphotos FOTO) - www.notiziesecche.it

Se dopo una festa hai bevuto un po’, non preoccuparti. Esiste una semplice soluzione che ti semplificherà la vita. 

Dopo una cena fuori, molti scelgono di concludere la serata con un bicchiere di alcol, che sia un amaro, un cocktail o un bicchiere di vino.

È un gesto spesso legato al piacere di rilassarsi, prolungando la convivialità e il piacere del pasto. Questo momento può trasformarsi in un rituale per chi ama gustare un digestivo o un drink con gli amici.

Tuttavia, non tutti riflettono sulle conseguenze di questa scelta. Bere alcol a stomaco pieno può ridurre la velocità con cui l’alcol entra in circolo nel sangue, ma non elimina i suoi effetti sul corpo.

Spesso, un bicchiere di troppo può influire sul livello di attenzione e sul coordinamento, con ripercussioni importanti, specialmente se si deve guidare.

L’impatto delle nuove norme

Da quando il nuovo Codice della strada è entrato in vigore lo scorso dicembre, Michele Lo Iacono, ristoratore dei Ribelli di campagna a Terni, ha notato un netto calo nelle prenotazioni e nei consumi di alcolici. Nonostante i limiti legali siano rimasti gli stessi, la paura di incappare in sanzioni pesanti o di rischiare la patente ha scoraggiato molti italiani dal concedersi una cena fuori accompagnata da un bicchiere di vino o un digestivo. 

Le cose si sono aggravate durante le feste, come dimostrano le 28 disdette ricevute per il cenone di Capodanno.  Racconta che non vendono quasi più limoncelli e amari, così come i calici di vino. Per contrastare questa situazione, Michele ha avuto un’idea creativa: istituire un servizio navetta. Ogni venerdì e sabato, con le sue due auto aziendali, offre ai clienti un passaggio da e per il ristorante. 

Illustrazione della fermata di una navetta (Depositphotos)
Illustrazione della fermata di una navetta (Depositphotos FOTO) – www.notiziesecche.it

Strategie e speranze per il futuro

Il servizio navetta non è solo un’idea geniale, ma anche una risposta concreta a quella che Michele definisce una vera e propria «fobia delle multe». I nuovi regolamenti, infatti, hanno cambiato le abitudini delle persone, e persino i fornitori confermano che il calo dei consumi è tangibile, soprattutto nelle ore serali. 

L’obiettivo del ristoratore è chiaro: continuare a lavorare e offrire ai clienti un’esperienza piacevole senza che debbano preoccuparsi troppo delle sanzioni. Michele sa bene che questa iniziativa potrebbe non essere la panacea, ma è convinto che offrire un servizio personalizzato possa fare la differenza, soprattutto in un periodo in cui la paura sembra aver preso il sopravvento sulla voglia di convivialità.