Dovremo curarci da soli: addio sanità gratis in Italia | UFFICIALE, decisione con effetto immediato
Purtroppo la sanità pubblica in futuro non sarà più accessibile. La decisione ormai è già stata presa, con effetto immediato.
La sanità pubblica è un pilastro fondamentale delle società moderne, garantendo l’accesso ai servizi medici essenziali per tutti i cittadini, indipendentemente dal loro reddito o posizione sociale.
Il suo obiettivo principale è prevenire le malattie, promuovere la salute e migliorare la qualità della vita attraverso interventi coordinati e sostenibili.
I sistemi di sanità pubblica si basano su un insieme di strutture e politiche che includono ospedali, cliniche, programmi di vaccinazione e campagne di sensibilizzazione.
Finanziata principalmente attraverso le tasse, questa rete assicura la distribuzione equa delle risorse sanitarie, riducendo le disparità tra diverse comunità.
Un nuovo cambiamento
Dopo otto anni di attese e rinvii, i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) sono finalmente diventati ufficialmente disponibili dal 30 dicembre, introducendo cure innovative e necessarie a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Tra queste rientrano la Procreazione Medicalmente Assistita e nuove terapie oncologiche, offrendo ai cittadini prestazioni gratuite o soggette al pagamento di un ticket. Tuttavia, il Tar del Lazio, lo stesso giorno, ha sospeso il decreto che non solo implementava i Lea ma aggiornava anche le tariffe associate a visite ed esami ambulatoriali, generando incertezza e confusione.
Il ricorso presentato dalle associazioni di categoria, che denunciano tagli nei rimborsi fino al 70% per ospedali pubblici e centri privati accreditati, è stato accolto dal Tar, considerando “l’insussistenza dell’urgenza” per l’adozione del nuovo decreto dopo oltre 20 anni. Questo ha creato disordini nelle piattaforme delle Asl, che già utilizzavano i nuovi codici. Intanto, il Ministero della Salute, intenzionato a salvare il nomenclatore e le nuove prestazioni, sta preparando un ricorso d’urgenza al Consiglio di Stato, puntando a una decisione temporanea che possa mantenere operativo il nuovo sistema tariffario.
Innovazioni e prospettive
I nuovi Lea rappresentano un investimento di oltre 500 milioni di euro e includono cure e tecnologie innovative per rispondere alle esigenze di una popolazione in continuo invecchiamento. Tra le novità, spiccano nuovi ausili come apparecchi acustici digitali e attrezzature domotiche, screening neonatali avanzati e strumenti diagnostici innovativi come la tomografia ottica computerizzata per gravi malattie oculari. Inoltre, per la diagnosi e il monitoraggio di patologie come celiachia, endometriosi e malattie rare, sono stati introdotti approcci più efficaci, insieme a trattamenti oncologici all’avanguardia, tra cui radioterapia stereotassica e adroterapia.
Nonostante le sfide legali e burocratiche, il pacchetto di nuove prestazioni mira a migliorare significativamente l’accesso a cure moderne e a rafforzare la risposta del SSN alle crescenti esigenze sanitarie. Tuttavia, il rischio di ulteriori ritardi, alimentato dalla recente decisione del Tar, sottolinea la necessità di risoluzioni tempestive. La decisione definitiva prevista per il 28 gennaio sarà cruciale per determinare il futuro di un sistema sanitario che, con queste innovazioni, può rispondere meglio alle necessità dei cittadini, contribuendo al progresso della sanità pubblica in Italia.