Esenzione Imu prima casa: controlli del Comune di appartenenza | Quali documenti devi avere per non pagare nulla

Esenzione Imu prima casa: controlli del Comune di appartenenza | Quali documenti devi avere per non pagare nulla

L'esenzione dall'IMU per la prima casa rappresenta una questione di rilevante interesse (canva.com) - www.notiziesecche.it

Esenzione Imu prima casa: per passare i controlli del Comune di appartenenza ecco quali documenti devi possedere per non avere problemi

L’esenzione dall’IMU per la prima casa rappresenta una questione di rilevante interesse per numerosi proprietari di immobili. Si tratta infatti di una tassa dal valore considerevole e, dunque, l’ennesimo onere.

La normativa vigente stabilisce che, al fine di beneficiare di tale vantaggio fiscale, è necessario soddisfare requisiti specifici in relazione alla residenza e alla dimora abituale.

È imprescindibile, infatti, non limitarsi al possesso della residenza anagrafica, ma dimostrare ulteriori parametri legati alla propria presenza nell’immobile in questione.

A tal riguardo, il Comune ha facoltà di effettuare controlli incrociati e, in caso di illeciti, potrebbe procedere alla revoca dell’esenzione. Quindi cosa serve per passare i controlli?

Cosa dice la legge

Come riportato da La Legge per Tutti, per ottenere l’esenzione dall’IMU sono previste due condizioni fondamentali. La prima concerne la residenza anagrafica, che deve risultare presso l’immobile dichiarato come abitazione principale. Tale residenza è considerata valida già quarantotto ore dopo la registrazione presso l’Anagrafe comunale, sebbene possa essere revocata a seguito di controlli negativi effettuati dalla polizia municipale. La seconda condizione riguarda la dimora abituale, ovvero la necessità di fornire prove che attestino la residenza effettiva e continuativa del contribuente nell’immobile, utilizzandolo come abitazione principale.

È importante sottolineare che il concetto di dimora abituale non coincide con la mera residenza anagrafica, bensì dipende da fattori concreti quali la presenza costante nell’abitazione. Ad esempio, un individuo che abbia la residenza anagrafica in un immobile, ma trascorra la maggior parte del tempo in un’altra località, potrebbe perdere il diritto all’esenzione dall’IMU.

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I Comuni procedono a controlli dettagliati in merito all’IMU (canva.com) – www.notiziesecche.it

Su cosa si basano i controlli

I Comuni procedono a controlli dettagliati in merito all’IMU, basandosi sui consumi delle utenze domestiche, quali luce, gas e acqua. Nel caso in cui i consumi appaiano particolarmente bassi, l’ente potrebbe contestare l’esenzione, ipotizzando che l’immobile non sia abitato in modo continuativo. Tuttavia, riporta Le Legge per Tutti, secondo quanto stabilito dalla Corte di Giustizia Tributaria della Lombardia, un ridotto consumo di utenze non costituisce un motivo sufficiente per la revoca automatica dell’agevolazione.

L’onere della prova ricade inizialmente sul contribuente, il quale deve dimostrare di soddisfare i requisiti per l’esenzione. Tuttavia, qualora il Comune basi la contestazione esclusivamente su consumi ridotti, il proprietario può fornire delucidazioni, e in tale eventualità sarà compito dell’ente locale dimostrare l’infondatezza di tali chiarimenti. Un caso pratico illustrato da La Legge per Tutti evidenzia come un contribuente abbia ottenuto esito positivo in un ricorso dimostrando di trascorrere gran parte della settimana fuori città per motivi di lavoro, ritornando a casa durante i fine settimana e, pertanto, registrando un minor consumo energetico.