I Razzie Awards: l’altra faccia di Hollywood tra flop e ironia

Razzie Awards (Razzie Awards - youtube screenshot) - www.notiziesecche.it
La cerimonia più irriverente di Hollywood che premia il peggio del cinema tra flop clamorosi e interpretazioni discutibili.
Ogni anno, Hollywood si veste a festa per gli Oscar, tra tappeti rossi, interviste scintillanti e discorsi pieni di emozione. Ma, mentre il mondo celebra il meglio del cinema, c’è un altro evento che fa l’esatto opposto: i Razzie Awards. Questa premiazione, nata come una presa in giro degli Academy Awards, non esalta i capolavori, ma mette sotto i riflettori i flop più clamorosi dell’anno.
Il nome completo sarebbe Golden Raspberry Awards, ma tutti li chiamano semplicemente Razzie. L’idea è venuta a John Wilson, un appassionato di cinema con un debole per l’ironia. Era il 1980 e, dopo aver visto un film talmente brutto da sembrare uno scherzo (Can’t Stop the Music, per la cronaca), ha deciso di organizzare una finta cerimonia con amici e un podio di cartone. Quello che sembrava solo uno scherzo tra cinefili, è diventato negli anni un vero fenomeno, con copertura mediatica e centinaia di votanti da tutto il mondo.
Il meccanismo è rimasto praticamente lo stesso: il giorno prima dell’annuncio degli Oscar, i Razzie svelano le proprie nomination. Si premia il peggio del peggio, con categorie come film più scadente, peggior attore e attrice, regia più disastrosa e persino coppia sullo schermo meno convincente. Alcuni ignorano bellamente il premio (e chi può biasimarli?), ma altri hanno saputo prenderla sul ridere: Halle Berry, ad esempio, si è presentata a ritirare il premio per Catwoman con una performance degna di un film comico.
Ah, e niente statuette d’oro o trofei sfarzosi. I vincitori dei Razzie ricevono un lampone dorato dal valore di circa cinque dollari, una trovata perfetta per sottolineare lo spirito sarcastico della premiazione. Alla fine, il messaggio è chiaro: anche Hollywood sa prendersi in giro. O almeno, dovrebbe.
I Razzie Awards 2025 e il caso “Joker: Folie à Deux”
Quest’anno, il nome che ha fatto più scalpore tra le nomination è senza dubbio Joker: Folie à Deux. Nonostante le aspettative altissime, il film ha collezionato ben sette candidature, tra cui peggior attore per Joaquin Phoenix e peggior attrice per Lady Gaga. Una sorpresa che ha lasciato molti di sasso, considerando che entrambi gli attori hanno già un Oscar sulla mensola. L’attesissimo sequel del Joker di Todd Phillips, che nel 2019 aveva conquistato pubblico e critica, non è riuscito a convincere i votanti dei Razzie, che lo hanno inserito tra i peggiori dell’anno. L’aspetto più curioso è che il film non è nemmeno uscito nelle sale al momento dell’annuncio delle nomination, ma ha già suscitato critiche per il cambio di registro rispetto al primo capitolo e per la sua componente musicale.
Oltre a Joker 2, ci sono altri titoli che si sono guadagnati un posto nella poco ambita lista dei peggiori dell’anno. Tra questi spiccano “Borderlands”, il cinecomic “Madame Web” e persino il nuovo film di Francis Ford Coppola, Megalopolis. Il progetto visionario del leggendario regista ha diviso la critica sin dalle prime proiezioni, e il fatto che sia già stato preso di mira dai Razzie potrebbe rappresentare un brutto segnale in vista della sua uscita ufficiale. Anche Madame Web, ennesimo tentativo di Sony di espandere il proprio universo Marvel, ha ricevuto una pioggia di critiche per la sceneggiatura debole e gli effetti speciali poco convincenti.

Le votazioni
A votare per queste perle sono stati oltre 1.200 giurati, tra critici, giornalisti e semplici appassionati di cinema sparsi in 49 stati americani e in diversi paesi stranieri. Il meccanismo di selezione, ormai consolidato, garantisce una partecipazione ampia e variegata, con membri della giuria provenienti da ogni angolo del mondo cinematografico. Nonostante il tono satirico della manifestazione, le nomination ai Razzie possono avere un impatto significativo sulla percezione di un film, contribuendo ad affossarne ulteriormente la reputazione.
Anche quest’anno, i Razzie Awards hanno dimostrato di essere l’evento più irriverente e temuto di Hollywood. Nessuno è al sicuro, nemmeno i grandi nomi del cinema. E chissà, magari tra qualche anno vedremo qualcuno di questi titoli rivalutato come cult, come è già successo con alcuni flop del passato. Per ora, però, il verdetto è chiaro: il 2025 ha già i suoi vincitori… o meglio, i suoi sconfitti. Fonte: CultWeb.it