I vangeli apocrifi cosa sono?Chi ha scelto i vangeli?

I vangeli apocrifi cosa sonoCosa sono i Vangeli apocrifi?

I vangeli chiamati apocrifi sono una serie di testi scritti che parlano della vita di Gesù e che a differenza dei tradizionali vangeli canonici sono stati esclusi dalla religione cattolica e da tutte le chiese cristiane di tutti i tipi.Il termine apocrifi è tratto da un antico verbo greco che indica per l’appunto “nascondere”, mentre vangeli indica una buona notizia, quindi il termine vangeli apocrifi, letteralmente indica nascondere una buona notizia.Se pensate che di vangeli ne siano stati scritti solamente 4 siete totalmente fuori strada, Matteo, Marco, Luca e Giovanni sono solamente 4 dei tanti seguaci di Gesù, che misero per iscritto la Sua vita, in realtà di vangeli ce ne sono più di cento e sono i cosi detti vangeli apocrifi.

Contro la vasta circolazione dei vangeli apocrifi la Chiesa, dopo un attenta lettura di tutti i vangeli a disposizione, decise quali rientravano nel canone cristiano essendo autentici e ispirati alla vita di Gesù e quali dovevano essere esclusi poiché ritenuti blasfemi e inadatti per la religione stessa.

I vangeli apocrifi che all’epoca vennero scartati dal canone cristiano, passarono sotto stretta osservazione di Ireneo di Lione, vescovo e teologo romano, considerato uno dei padri fondatori della chiesa.Ireneo di Lione era contrario all’uso di un solo vangelo, ma allo stesso tempo bocciava l’idea di avere troppi vangeli, con troppe contraddizioni.

E allora come mai alla fine si scelsero proprio quei 4 vangeli, scartando tutti gli altri ed etichettandoli come apocrifi?

Ireneo difese la sua scelta di proclamare canonici solo quei 4 vangeli, affermando che se i venti principali erano solamente quattro, allora la chiesa aveva bisogno soltanto di quattro pilastri.Inoltre affermo che come il trono di Dio, che il profeta Ezechiele vide sorretto da quattro ‘esseri’, così anche la parola di Dio doveva venire sorretta da 4 vangeli.Secondo Ireneo, Matteo e Giovanni furono testimoni di fatto della vita di Gesù (tra l’altro smentito dalla chiesa stessa) mentre il vangelo di Marco pare sia stato scelto perché discepolo di Pietro, mentre Luca avrebbe avuto come maestro Paolo e quindi Loro avrebbero appreso gli insegnamenti e la vita di Gesù.Questi 4 Vangeli furono gli unici a essere ritenuti ispirati dalla volontà di Dio e quindi degni di far parte delle Sacre Scritture per fornire l’insegnamento di Gesù a tutti noi.

E i vangeli apocrifi che fine hanno fatto?

Una volta stabilito dalla chiesa e da Ireneo di Lione i veri vangeli cristiani accettati dunque a far parte della cornice canonica, i vangeli apocrifi finirono per essere considerati pericolosi per la chiesa stessa, non solo da leggere ma anche possederli era un reato e venne deciso che chiunque era in possesso di questi vangeli blasfemi doveva consegnarli per distruggerli. Alcuni dei vangeli apocrifi però per fortuna riuscirono a salvarsi grazie a dei monaci che li nascosero in vari punti e tra questi ci sono il libro segreto di Giacomo, il vangelo di Tommaso, il vangelo di Maria e il tanto discusso Vangelo di Giuda, un papiro trovato alla fine degli anni settanta.

I vangeli apocrifi cosa sono
I vangeli apocrifi

Uno dei vangeli apocrifi ritrovato recentemente è il vangelo di Tommaso ritenuto il più importante di tutti i vangeli perché rispecchierebbe la vera parola di Gesù secondo tradizioni indipendenti dai vangeli canonici, dato che fu scritto prima di tutti gli altri vangeli che lo avevano preceduto.Ecco alcuni passi tratti dal vangelo di Tommaso considerato apocrifo:

Un giorno Gesù ci disse:

“Non perdete tempo a digiunare perché così facendo, fate la vostra rovina spirituale.Non perdete tempo a pregare perché, così facendo, vi costruite un inferno. Trattenetevi dal fare l’elemosina perché fareste torto al vostro Spirito”.

Molti di noi non capivano.

Gesù, quasi ridendo, aggiunse:

“Tu, Matteo, che eri chiamato il grassone, sai bene quale rovina fosse per te l’ingordigia che ti squilibrava:
altrettanto squilibrante è il digiuno”.

Replicammo:
“Questo lo abbiamo capito, ma perché la preghiera ci danneggia?”

Gesù ci chiese: “Come pregate?”

Diciamo: “Signore, abbi pietà di noi!”

Pensate forse che il Padre sia crudele? E cos’altro dite?

Diciamo: “Signore facci avere questo, concedici quest’altro”.

Questa è ingiustizia! non così dovete pregare.

E come, allora?

Tacendo e ascoltando la voce del Silenzio che parla dentro di voi, il Pensiero Vivente, vera preghiera, che crea e non ripete, che entra in voi ed è pura. Ciò che entra non vi contamina, ma ciò che esce vi sporca.

E per l’elemosina?

Ciò che dai a te stesso lo chiami forse elemosina?
E ciò che voi chiamate elemosina non è altro che quel piccolo obolo che una coscienza addormentata paga volentieri per poter continuare tranquillamente a dormire!

poi Gesù aggiunse:
“Chi ha orecchie per intendere intenda”.

Molti di noi non avevano capito.
Gesù sorridendo, disse:

Lo Spirito è Perfezione, Pensate sia perfetto un mondo in cui sia necessaria l’elemosina?”

No. E’ un mondo ingiusto.L’elemosina stabilizza questa situazione di ingiustizia.

E allora, cosa dobbiamo fare, in questo mondo che purtroppo è ingiusto, quando un povero, affamato, viene da noi?

Fate a lui quello che vorreste fosse fatto a voi stessi. Fate il vostro dovere e fatelo in silenzio.

Adesso abbiamo orecchie per intendere.

Questo invece è un passo tratto da un altro dei tanti vangeli ritenuti apocrifi, il vangelo degli Esseni:

Vostra Madre è in voi e voi siete in lei. Lei vi ha generato, lei vi dà la vita. Fu lei a edificare il vostro corpo e un giorno lo restituirete a lei.
Sarete felici quando conoscerete lei e il suo regno e accoglierete i suoi angeli rispettando le sue Leggi. lo vi dico in verità, chi farà questo non vedrà malattia. Perché il potere di nostra Madre è al di sopra di tutto, esso, governando i nostri corpi e tutte le cose viventi, annienta Satana e il suo regno.Tratto dal Vangelo degli Esseni

A proposito di fede e religione leggete questa stupenda poesia scritta da Papa Francesco: Abbiate il coraggio di essere felici.