James Bond passa ad Amazon: la famiglia Broccoli perde il controllo dopo 60 anni

James Bond passa ad Amazon: la famiglia Broccoli perde il controllo dopo 60 anni

I vari James Bond (Depositphotos foto) - www.notiziesecche.it

Dopo oltre 60 anni, Amazon prende il controllo creativo della saga di James Bond, segnando la fine dell’era Broccoli.

Per oltre sessant’anni, il destino di James Bond è stato nelle mani della famiglia Broccoli. Da quando l’agente segreto nato dalla penna di Ian Fleming è arrivato sul grande schermo, la casa di produzione EON, fondata da Albert R. Broccoli, ha deciso ogni minimo dettaglio dei film: chi avrebbe interpretato Bond, il tono delle storie, persino il suo modo di parlare e vestirsi. Un controllo totale, che ha garantito al personaggio una coerenza unica e ha contribuito a renderlo una delle icone più riconoscibili del cinema.

Negli anni, la gestione è passata nelle mani di Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, che hanno mantenuto la stessa attenzione maniacale al marchio 007. Nessuna decisione veniva presa senza la loro approvazione, nemmeno la scelta degli attori. Per loro, Bond doveva essere qualcosa di più di un semplice eroe d’azione: un personaggio con stile, carisma e un’identità ben precisa. Perfino la selezione di Daniel Craig, nel 2006, era stata fatta andando controcorrente: all’epoca, non era una star internazionale, ma la sua interpretazione ha poi conquistato tutti.

Le cose però sono cambiate nel 2022, quando Amazon ha acquistato la leggendaria casa di produzione Metro-Goldwyn-Mayer (MGM) per 7,6 miliardi di dollari. In questo modo, il colosso americano ha messo le mani anche su James Bond, ottenendo il 50% del franchise. L’altra metà è rimasta a EON, ma la convivenza tra le due realtà non è stata facile. Da subito, si sono moltiplicati gli scontri tra Barbara Broccoli e i dirigenti di Amazon su come gestire il futuro di 007.

Le tensioni hanno riguardato diversi aspetti, come l’idea di creare una serie TV o di espandere il franchise con nuovi personaggi. Broccoli, da sempre molto protettiva verso Bond, non voleva snaturarlo. Secondo un’inchiesta del Wall Street Journal, i rapporti con Amazon si sono fatti così tesi che, in un’occasione, Barbara avrebbe definito i dirigenti della società dei «cazzo di idioti». Uno dei momenti più critici? Quando Jennifer Salke, a capo degli Amazon Studios, ha parlato di Bond definendolo un semplice «contenuto».

Amazon prende in mano il futuro di James Bond

Ora la notizia è ufficiale: Barbara Broccoli e Michael Wilson hanno perso il controllo creativo su James Bond. Da giovedì, ogni decisione sui film di 007 spetterà a Amazon MGM Studios, che avrà l’ultima parola su trama, personaggi e scelte artistiche. Anche se EON Productions resta comproprietaria del brand, non avrà più potere decisionale sul destino della saga.

Questa svolta segna la fine di un’epoca. Dopo decenni in cui Bond è stato curato nei minimi dettagli dalla famiglia Broccoli, ora il personaggio è nelle mani di una multinazionale. Il rischio è che l’agente segreto più famoso del mondo venga trasformato in un prodotto più commerciale, meno legato alla sua tradizione cinematografica e più orientato a una logica di mercato globale.

Amazon Prime Video (Depositphotos foto)
Amazon Prime Video (Depositphotos foto) – www.notiziesecche.it

Quale sarà il destino di 007 con Amazon al comando?

Con Amazon MGM Studios alla guida, il futuro di James Bond potrebbe cambiare radicalmente. La società ha già mostrato interesse a sviluppare nuovi progetti, come una possibile serie TV o degli spin-off, idee che la famiglia Broccoli ha sempre respinto per evitare di frammentare il brand.

Un altro nodo cruciale è la scelta del prossimo attore che vestirà i panni di 007. Mentre in passato si privilegiavano talenti meno noti, Amazon potrebbe voler puntare su una star già affermata per massimizzare l’impatto al botteghino. Insomma, il mondo di Bond sta per cambiare, e nessuno sa davvero cosa aspettarsi. L’unica certezza? Il James Bond del futuro sarà molto diverso da quello che abbiamo conosciuto finora.