Kenya: le aquile marziali danno la caccia anche ai cuccioli di leone

Kenya: le aquile marziali danno la caccia anche ai cuccioli di leone

Un'aquila marziale (animalia.bio FOTO) - www.notiziesecche.it

Da un po’ di tempo i cuccioli di leone, ma anche altri animali, vengono cacciati dalle aquile marziali. Perché?

Le aquile marziali (Polemaetus bellicosus), con la loro imponente apertura alare che supera i due metri, sono tra i rapaci più straordinari e temuti delle savane africane.

Tradizionalmente, queste aquile cacciano prede più piccole come impala e gazzelle, grazie alla loro straordinaria velocità e potenza in picchiata. Negli ultimi anni, però, alcuni ricercatori hanno osservato un comportamento insolito e sorprendente: le aquile marziali hanno iniziato a predare anche i cuccioli di leone.

Questo cambiamento comportamentale è stato documentato in vari episodi, inclusi casi recenti in Kenya, dove le aquile hanno attaccato e ucciso cuccioli di leone.

Il fenomeno solleva interrogativi sul rapporto tra predatori al vertice della piramide alimentare e sulla complessità della catena alimentare nelle savane africane.

Il comportamento predatorio delle aquile marziali

Le aquile marziali sono predatori incredibilmente potenti, in grado di abbattere prede di grandi dimensioni grazie alla loro apertura alare che può superare i due metri. I maschi adulti pesano circa 3 kg, mentre le femmine, più grandi e più robuste, arrivano a pesare oltre 4,5 kg. La loro abilità nel catturare prede più piccole, come impala e gazzelle, è ben documentata: si avvicinano in picchiata a grande velocità e, con artigli affilati come rasoi, catturano e uccidono le prede mirandole alla spina dorsale o al cranio.

Tuttavia, negli ultimi anni, è stato registrato un comportamento anomalo: le aquile marziali cacciano anche i cuccioli di leone. Questo comportamento è stato osservato per la prima volta nel 2012, quando un adulto di aquila marziale ha ucciso tre cuccioli di leone, seguendo un branco di leoni per settimane in attesa del momento propizio. Il team di ricerca ha documentato altre osservazioni simili, incluse predazioni da parte di aquile giovani e adulte. Questi episodi dimostrano che le aquile marziali, pur essendo predatori al vertice, non esitano ad attaccare anche predatori di grande calibro come i leoni.

Un’aquila marziale mentre preda un cucciolo di leone (Jes Lefcourt FOTO) – www.notiziesecche.it

Implicazioni ecologiche e il rischio della predazione

Nonostante le aquile marziali siano al vertice della catena alimentare, cacciano i cuccioli di leone solo quando le probabilità di successo sono elevate, minimizzando il rischio. Ma non è sempre così. In uno degli eventi documentati, un’aquila marziale ha cercato di afferrare un cucciolo di leone a soli pochi passi dalla madre, una leonessa che ha prontamente reagito cercando di difendere la sua prole. L’intera scena ha messo in evidenza i rischi che corrono le aquile marziali: sebbene siano predatori estremamente capaci, l’atto di predare un cucciolo di leone è rischioso e talvolta sembra motivato più dalla necessità di nutrirsi che da un calcolo attento. Questo comportamento solleva dubbi anche tra gli esperti: e se si divertissero a fare ciò? Oppure, tralasciando quest’aspetto, rischierebbero volontariamente la propria vita pur di predare un cucciolo di leone nonostante i pericoli.

Dal punto di vista ecologico, la predazione dei cuccioli di leone da parte delle aquile marziali non rappresenta una minaccia immediata per la conservazione dei leoni, ma può influenzare la dinamica della fauna locale, soprattutto in quelle aree in cui un’aquila si concentra sistematicamente su un branco di leoni. I leoni, pur essendo predatori al vertice della piramide alimentare, sono esposti a numerosi rischi, tra cui l’attacco da parte di altre specie predatrici, come le iene o i maschi di leoni di branchi rivali. Amy Dickman, biologa della conservazione, osserva che la predazione da parte delle aquile marziali aggiunge solo una dimensione ulteriore a questi pericoli naturali. Inoltre, le aquile marziali stesse affrontano sfide significative per la loro conservazione, come la perdita di habitat, il bracconaggio e il pericolo di elettrocuzione sulle linee elettriche. Studi come quello condotto da Hatfield potrebbero contribuire a una maggiore attenzione verso la tutela di queste maestose creature rapaci.