Mal di Sushi: se hai questi sintomi sei stato colpito | Cosa fare nelle prime due ore per evitare il peggio

Mal di Sushi: se hai questi sintomi sei stato colpito | Cosa fare nelle prime due ore per evitare il peggio

Illustrazione di una ragazza che si sente male (Depositphotos FOTO) - www.notiziesecche.it

Se hai questi sintomi, non andare nel panico. Purtroppo accade spesso, più di quanto immagini. Devi solo fare alcune cose.

Il sushi è spesso considerato un alimento sano, e in effetti ha diversi benefici. Il pesce crudo, come salmone e tonno, è ricco di omega-3, che fanno bene al cuore e al cervello.

Inoltre, gli ingredienti come alghe e avocado forniscono vitamine e minerali essenziali. È un pasto leggero e nutriente, ideale per chi cerca di mantenere una dieta equilibrata.

Tuttavia, ci sono anche dei contro da tenere a mente. Alcuni tipi di sushi possono contenere quantità elevate di sodio, zuccheri o grassi, soprattutto quelli fritti o accompagnati da salse pesanti. Inoltre, il pesce crudo può esporre al rischio di infezioni da parassiti o contaminazioni se non è stato trattato correttamente.

Un altro aspetto da considerare è il riso, che spesso viene preparato con zucchero e aceto, aumentando l’apporto calorico. Mangiare troppo sushi in una volta sola potrebbe non essere l’opzione più salutare, specialmente se si tende a scegliere roll più elaborati o tempura.

Cos’è il “mal di sushi” e come si manifesta

Il famoso “mal di sushi”, o sindrome sgombroide, non è altro che un’intossicazione alimentare causata da pesce mal conservato. In pratica, quando il pesce non viene mantenuto alla giusta temperatura, un aminoacido chiamato istidina si trasforma in istamina, una sostanza che può scatenare reazioni fastidiose. È un problema che riguarda non solo il sushi, ma anche altri pesci, freschi o in scatola, come tonno, sgombro e aringhe.

I sintomi del “mal di sushi” possono comparire in fretta, a volte già mezz’ora dopo il pasto. Crampi addominali, nausea, vomito, rush cutaneo e prurito sono i segnali più comuni. Nei casi più seri, possono comparire anche mal di testa o difficoltà respiratorie. La buona notizia? Di solito tutto si risolve in 24 ore con l’aiuto di farmaci antistaminici.

Illustrazione di pesce crudo (Depositphotos)
Illustrazione di pesce crudo (Depositphotos FOTO) – www.notiziesecche.it

Come prevenirlo e cosa fare se accade

La prevenzione è sempre la chiave. Quando mangi fuori, scegli ristoranti di cui ti fidi, magari quelli che hai già provato. Evita posti improvvisati o venditori ambulanti che potrebbero non rispettare le norme di conservazione del pesce. Anche il pesce in scatola va controllato: mai acquistare confezioni ammaccate o con segni evidenti di cattiva conservazione.

Se però i sintomi si presentano, niente panico. La prima cosa da fare è andare in Pronto Soccorso e spiegare cosa hai mangiato. Spesso, se più persone che hanno condiviso lo stesso pasto accusano malessere, la diagnosi arriva subito. Un consiglio? Meglio non sottovalutare la qualità del pesce che scegli, perché, come si dice, prevenire è sempre meglio che curare!