Non è Pasquetta senza grigliata: occhio a non fare questi errori | Ecco il segreto di un barbercue perfetto

Barbecue (Pixabay foto) - www.notiziesecche.it
Pasquetta chiama grigliata, ma attenzione: ci sono degli errori, e solo chi conosce questo segreto può davvero ottenere un barbecue perfetto.
Pasquetta senza grigliata? Impossibile, diciamolo. È praticamente una legge non scritta: appena arriva il lunedì dell’Angelo, parte l’assalto ai barbecue. Che tu sia in giardino, al parco o in spiaggia non importa, l’importante è avere le braci accese e una montagna di cibo da cuocere.
Certo, grigliare sembra facilissimo: butti su la carne, giri ogni tanto ed è fatta. Peccato che nella realtà le cose vadano un po’ diversamente. Quante volte hai addentato una costina carbonizzata fuori e cruda dentro? O quella salsiccia che sembra una pietra? Ecco, per evitare disastri del genere, un po’ di attenzione serve.
Il bello della grigliata è che non è solo questione di cibo, ma anche di atmosfera. È il momento delle chiacchiere, delle risate, dei racconti esagerati. Però, ammettiamolo, se il cibo è un disastro, l’umore cala in un attimo. Per questo sapere anche solo le basi della griglia può salvarti la giornata (e la reputazione con gli amici).
E poi, diciamolo, la soddisfazione di servire una grigliata fatta come si deve è impagabile. Carne tenera, profumo irresistibile nell’aria e piatti vuoti nel giro di cinque minuti: altro che chef stellati, in quel momento sei tu il re o la regina della festa.
I trucchi per una grigliata da manuale
Allora, partiamo dalle basi vere. Prima di lanciarti in mezzo al fumo e alle braci, devi sapere che la scelta della carne è fondamentale. Soprattutto se parliamo di salsicce: meglio quelle di maiale, belle saporite, che reggono bene il calore. Se vuoi fare il figo, puoi pure marinarle nella birra prima di metterle sulla griglia, così diventano ancora più morbide e profumate. Ah, e occhio alla griglia: deve essere bella calda, mica tiepidina, se no rischi di lessare la carne invece di grigliarla.
Poi c’è la cottura vera e propria. Non avere fretta, la fretta rovina tutto. Le salsicce devono cuocere piano, su una fiamma media, girandole spesso. Così rimangono succose dentro e dorate fuori. Niente sale sopra, mi raccomando: sono già salate abbastanza di loro. Se hai un termometro da cucina, usalo: quando dentro arrivano a 75 °C, sono perfette. Altrimenti basta farci un po’ l’occhio… e l’olfatto!

Il segreto per non rovinare la carne
E adesso arriva una delle domande più gettonate di sempre: bucare o non bucare la salsiccia? Te lo dico subito: NON bucarla. Lo so che ti viene voglia di farlo per vedere il grasso che sfrigola, ma resisti. Se la buchi, perdi tutti i succhi buoni che la rendono tenera e saporita. E ti ritrovi con una salsiccia secca come il deserto.
Il vero trucco è lasciarla intatta, così il grasso resta dentro e fa il suo lavoro magico. In più, non devi nemmeno schiacciarla sulla griglia col forchettone, scena tristissima. Basta girarla con calma, coccolarla un po’ e vedrai che verrà una bomba. E fidati, alla prima fetta che taglierai, sentirai la differenza!