Pagamento Pos: indignazione totale verso la nuova truffa | Controlla prima di fare la transazione
Attenzione alle transazioni elettroniche, soprattutto in determinati contesti! Ecco cosa è successo in Calabria.
Negli ultimi anni, l’utilizzo del pagamento digitale è diventato sempre più diffuso, offrendo comodità e rapidità nelle transazioni quotidiane. Tuttavia, con l’aumento di questi strumenti, sono cresciute anche le tecniche di frode e gli stratagemmi messi in atto da malintenzionati per aggirare i sistemi di sicurezza.
Per molti commercianti e consumatori, il Pos rappresenta un’innovazione indispensabile, garantendo praticità e tracciabilità nei pagamenti. Tuttavia, proprio la fiducia in questa tecnologia può portare a sottovalutare i rischi connessi e a cadere vittima di raggiri ben orchestrati.
Le frodi legate ai pagamenti digitali possono assumere diverse forme, spesso ingegnose e difficili da individuare nell’immediato. La rapidità delle transazioni e l’apparente regolarità delle ricevute possono indurre in errore anche i commercianti più attenti, ritardando la scoperta del raggiro.
Per questo motivo, è essenziale adottare un atteggiamento vigile, controllando sempre che le operazioni siano realmente andate a buon fine e monitorando con attenzione i movimenti finanziari.
Un inganno ben architettato
Secondo quanto riportato dall’ANSA, un uomo, titolare di un negozio di fiori a Reggio Calabria, è stato arrestato con l’accusa di aver truffato un vivaio per oltre 60mila euro. Per più di un anno l’indagato ha approfittato della buona fede del commerciante, fingendo di pagare la merce per poi annullare le transazioni effettuate con il Pos.
Il suo schema prevedeva un’azione sempre identica: dopo aver scelto piante e fiori, si faceva consegnare il terminale per effettuare il pagamento con carta di credito. Una volta stampata la ricevuta, distraeva il cassiere e digitava il codice di annullamento dell’operazione, evitando così di pagare. Questo trucco è stato ripetuto per circa quaranta volte, accumulando un ingente bottino senza mai sborsare nulla.

Come proteggersi da queste truffe
Inizialmente, il proprietario del vivaio non si era accorto di nulla, convinto che tutte le operazioni fossero andate a buon fine. Tuttavia, il crescente numero di transazioni annullate ha destato sospetti, portando il commerciante a eseguire una verifica approfondita degli accrediti. Solo allora è emerso l’inganno, spingendolo a denunciare il tutto ai carabinieri di Taurianova.
Le forze dell’ordine hanno deciso di cogliere il truffatore sul fatto. L’uomo, ignaro di essere stato scoperto, ha contattato nuovamente la vittima per un altro acquisto, ma questa volta ha trovato ad attenderlo il comandante della Stazione dei carabinieri e i suoi uomini. L’arresto è stato convalidato dal Gip, che ha disposto gli arresti domiciliari per l’indagato. L’episodio, riportato da ANSA, sottolinea quanto sia fondamentale verificare attentamente ogni transazione elettronica e controllare periodicamente gli accrediti sul proprio conto. Un’attenzione costante e un monitoraggio regolare possono fare la differenza nel prevenire frodi e tutelare la propria attività.