Sono tanti gli utenti a cadere nel tranello - Notiziesecche.it (DepositPhoto)
L’ultimo test psicologico fa cadere due utenti su tre nel tranello. Ora avrai l’occasione di dimostrare se sei un piccolo genio: come fare.
Sono tantissimi i test psicologici che continuano a riscuotere enorme successo online. Infatti gli utenti sono naturalmente attratti da tutto ciò che può rivelare qualcosa di nuovo sulla propria personalità, i propri sentimenti o le proprie aspirazioni. Questi test offrono uno specchio in cui osservare se stessi in modo semplice e immediato, stimolando il desiderio di scoperta e di conferma della propria identità.
Tra i tanti motivi che rendono questi quiz affascinanti troviamo il fatto che i test psicologici riescono a dare l’illusione di una valutazione scientifica e seria in pochi minuti. Bisogna però sottolineare che gran parte di questi test sono creati per puro intrattenimento. Al tempo stesso la loro struttura ordinata e il linguaggio “psicologico” li fa percepire come strumenti attendibili.
In un’epoca dove il tempo è limitato e l’attenzione è frammentata, la promessa di conoscersi meglio con pochi clic diventa quindi irresistibile. Come se non bastasse la dimensione social nel amplifica la diffusione. Condividere il risultato di un test sui propri profili è una maniera per raccontarsi agli altri sui social.
In questa maniera i risultati diventano così un pretesto per sentirsi parte di una comunità, per ridere insieme, riconoscersi in certi tratti caratteriali o addirittura per avviare discussioni più profonde su sé stessi. Oggi andremo alla scoperta di un test che vi permetterà di capire se siete o meno dei veri e propri geni.
Le illusioni ottiche che sembrano animarsi, come quella delle “9 ruote“, continuano a stupire perché mostrano un paradosso evidente. Non sono pochi gli utenti sorpresi dal fatto che elementi stampati su un foglio, quindi immobili, appaiono in movimento ai nostri occhi. In teoria il cervello interpreta il movimento basandosi sul cambiamento della proiezione sulla retina.
Allo stesso tempo la percezione non si limita a questo. Infatti possono entrare in gioco altri fattori come il rapporto dello stimolo con lo sfondo, l’illuminazione e la velocità percepita, che arricchiscono la nostra esperienza visiva. Gli scienziati hanno scoperto che osservare queste immagini attiva aree cerebrali simili a quelle coinvolte nei movimenti oculari reali.
I nostri occhi compiono continuamente microscopici movimenti chiamati microsaccadi, arrivando a spostarsi fino a 400-500 volte al secondo. Questi piccoli movimenti sono fondamentali perché, se i nostri occhi fossero perfettamente immobili, anche l’illusione del movimento si arresterebbe. Curiosamente, però, il cervello non percepisce direttamente le microsaccadi.
In questa maniera si convince che lo sguardo sia fisso quando in realtà è in costante attività. Questo sottile disallineamento tra il movimento reale degli occhi e l’immagine percepita genera l’effetto illusorio. Se si fissa attentamente uno dei cerchi, il movimento apparente rallenta fino quasi a scomparire. Ma per far muovere nuovamente l’immagine sul foglio vi basterà spostare di nuovo lo sguardo sull’intero disegno ed il gioco è fatto.
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