TARI, rincaro del 30% imposto dal governo | Controlla questa data: puoi salvarti solo così
Aumenti delle tasse sulla spazzatura: la TARI può costarti fino al 30% in più, una batosta per i cittadini.
Le tasse sulla casa sono un obbligo ineludibile per ogni proprietario o affittuario. Tra queste, la TARI, ovvero la tassa sui rifiuti, occupa un posto di rilievo. Questa imposta copre il servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani ed è calcolata in base alla dimensione degli immobili e al numero dei loro occupanti. Ogni anno, le amministrazioni comunali stabiliscono scadenze precise per il pagamento della TARI.
La TARI, come tutte le imposte locali, è gestita dai comuni. Ogni amministrazione può stabilire date di pagamento differenti, offrendo ai contribuenti la possibilità di pagare in un’unica soluzione o in più rate. Di solito, una delle scadenze ricade dopo il 30 novembre. Ad esempio, a Milano è possibile pagare entro il 23 dicembre se si sceglie una soluzione unica, o in due rate fissate al 9 dicembre e al 31 gennaio successivo.
Pagare la TARI è un obbligo che interessa non solo le abitazioni, ma anche negozi, uffici, fabbriche e garage. Per essere esonerati, è necessario che l’immobile sia completamente vuoto, privo di arredamento e di utenze come luce, acqua e gas.
I comuni possono inoltre aggiungere criteri specifici per stabilire se uno spazio è esente dalla tassa sui rifiuti.
Pagare in ritardo può costarti caro
Ricevere la comunicazione con l’importo da pagare spetta al contribuente. Tuttavia, se questa non arriva, è tua responsabilità informarti presso il comune o utilizzare un calcolatore online per conoscere la cifra dovuta. Il pagamento può avvenire tramite modello F24, bollettino postale o bancario MAV. Inserire correttamente il codice tributo 3944 è essenziale per non incorrere in errori.
Il pagamento della TARI non è da sottovalutare. Se si paga in ritardo, scattano delle sanzioni che possono aumentare sensibilmente l’importo dovuto. La legge prevede una penale fissa del 30% in caso di ritardi prolungati. Tuttavia, esiste la possibilità di usufruire del ravvedimento operoso, che permette di ridurre le sanzioni se si interviene tempestivamente.
Evita il rincaro pagando entro la scadenza
Per non subire il rincaro del 30%, è fondamentale pagare la TARI entro la data di scadenza indicata. Un pagamento tempestivo è l’unico modo per evitare sanzioni. Se dovessi tardare, la sanzione può essere ridotta: entro 14 giorni, pagherai una penale dello 0,1% al giorno più gli interessi; tra i 15 e i 30 giorni, la sanzione fissa sale all’1,5%. Dopo 90 giorni, la penalità diventa del 3,75%.
Superato l’anno di ritardo, la sanzione sarà applicata per intero e potrebbero scattare procedure di recupero crediti fino al pignoramento dei beni. Nei casi più gravi, con debiti superiori a 30.000 euro, si rischia anche una denuncia penale. Controllare la data di scadenza e rispettarla ti permette di evitare spiacevoli rincari e sanzioni pesanti.