Wicked: il film tratto dal famosissimo musical sta avendo un successo enorme negli USA

Wicked: il film tratto dal famosissimo musical sta avendo un successo enorme negli USA

Ariana Grande e Cynthia Erivo in Wicked (Universal Pictures FOTO) - www.notiziesecche.it

Pochi giorni fa è uscito al cinema in Italia un film tratto da un famoso musical del 2003: un grande successo negli USA.

Ormai 21 anni fa, nel 2003, a Broadway è andato in scena un famoso musical: Wicked di Stephen Schwartz. Quest’ultimo ha visto un forte successo negli Stati Uniti, un po’ meno in Italia.

Oggi, hanno dato finalmente vita ad un film basato sullo stesso musical. Tra i protagonisti vedremo personaggi come Ariana Grande e Cynthia Erivo.

Dato che ci troviamo di fronte ad un film basato su un musical che ha avuto molto successo negli Stati Uniti, c’è ora grande entusiasmo e alte aspettative attorno alla sua proiezione. Chiaramente, anche la pubblicità su di essa ha fatto la sua parte.

Solamente nel primo weekend dalla uscita, in Italia il film ha incassato quasi un milione e mezzo di euro. Si tratta di una cifra notevole, ma non c’è paragone con i 114 milioni di dollari negli Stati Uniti.

Il successo di Wicked

Il fenomeno del musical Wicked ha riscosso una grande popolarità e successo dal 2003 fino ad oggi. Infatti, non si poteva proprio limitare a Broadway. Essa vanta una trama avvincente e canzoni indimenticabile ciò ha riportato dei risultati importanti a livello internazionale. Un dato interessante riguarda i numeri al botteghino: nel primo weekend di uscita, l’adattamento cinematografico con Ariana Grande e Cynthia Erivo ha incassato 114 milioni di dollari solo negli Stati Uniti. Invece, in Italia, il film ha incassato quasi un milione e mezzo di euro. È da dire che nel nostro Paese il pubblico appassionato di musical è certamente più ristretto rispetto agli USA.

Nonostante ciò, Wicked rimane una delle produzioni più amate di Broadway. Esso si trova in seconda posizione a livello di incassi dietro a Il Re Leone. La sua diffusione non si è limitata al teatro, infatti Wicked è diventato parte integrante della cultura popolare. Per l’appunto, le sue canzoni – come “Defying Gravity” e “Popular” – sono ormai parte del repertorio musicale mondiale. Il musical ha ispirato numerosi riferimenti e parodie in serie TV come Glee, Buffy l’ammazzavampiri, Doctor Who e Ugly Betty.

Ariana Grande e Cynthia Erivo in Wicked (Universal Pictures FOTO) - www.notiziesecche.it
Ariana Grande e Cynthia Erivo in Wicked (Universal Pictures FOTO) – www.notiziesecche.it

L’origine di Wicked

La trama di Wicked si ispira al romanzo di Gregory Maguire, Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West, pubblicato nel 1995. Maguire era particolarmente attratto dal tema del male e dunque ha deciso di esplorare la figura della Perfida Strega dell’Ovest. Si tratta di un un personaggio celebre già dalla storia originale di Il Mago di Oz. Nel libro, la strega – Elphaba – è una giovane donna dotata di enormi poteri. Tuttavia, il fatto che abbia la pelle verde la rende oggetto di discriminazione e bullismo. Le varie difficoltà la rendono per molti una vera eroina nonostante la sua sete di vendetta. Nel musical di Schwartz, la figura di Elphaba diventa più compassionevole e meno vendicativa rispetto alla versione letteraria. Oltre a ciò, la narrazione si concentra sulla sua amicizia con Glinda, la Buona Strega del Sud.

Questo adattamento riflette una visione più ottimistica e mette in evidenza tematiche importanti come l’accettazione di sé e l’importanza dell’amicizia. Il musical tratta inoltre il concetto di diversità e di lotta per l’inclusione, con un messaggio che ha toccato particolarmente la comunità LGBTQ+. L’aspetto che ha maggiormente contribuito al successo di Wicked è la capacità di raccontare storie di personaggi complessi e vulnerabili. Essi, infatti, non sono mai semplicemente “buoni” o “cattivi“. I temi trattati rendono Elphaba e Glinda figure di riferimento per chiunque si senta emarginato o diverso. Come ha spiegato una delle sceneggiatrici del film, Dana Fox, “Non c’è bisogno di avere la pelle verde per sapere cosa vuol dire essere emarginati”. Questo è uno degli aspetti che ha catturato il cuore di un pubblico molto ampio.